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Gioielli vintage: il periodo Cartier e il trionfo di platino e diamanti

Sei un appassionato di gioielli vintage e in particolare ami i gioielli in platino e diamanti? Allora avrai senz’altro sentito parlare del decennio tra il 1920 e il 1930, che è stato uno dei periodi più ricchi e belli per l’alta gioielleria. I grandi nomi di Place Vendôme a Parigi gareggiavano infatti in ingegno e creatività. Lo stile art déco dominava, ma non era l’unico stile in città. Diamo allora uno sguardo indietro a un decennio favoloso e ai gioielli forse tra i più belli della storia recente.

Gioielli Art Déco: dal 1920 al 1935 rivoluzioni nel design

I delicati gioielli con diamanti divennero meno popolari dopo il 1918. Durante la guerra, le donne avevano lavorato a fianco degli uomini che guidavano la moda per diventare più mature e professionali. I gioielli si sono quindi trasformati: ordinati, con linee pulite e definite, curve forti e forme geometriche. I gioielli in bianco e nero con diamanti taglio baguette e onice erano molto richiesti. La doppia clip veniva molto utilizzata sotto forma di spilla, che poteva essere smontata e utilizzata come due clip identiche per abiti. La vera rivoluzione si ha però a partire dal 1922, anno che vide la scoperta della tomba di Tutankhamon in Egitto. Questo evento ebbe un’enorme influenza sul periodo, con l’uso di turchesi, coralli e cristalli colorati nella costruzione di gioielli. A dominare fu senz’altro l’utilizzo del platino e dei diamanti.

Nasce la celebre collezione Tutti Frutti di Cartier

L’Art Déco ha influenzato il design dei gioielli negli anni ’20 del Novecento, così come la moda, l’interior design, l’architettura, il cinema, la pittura e le arti grafiche. Tra i gioiellieri più famosi, insieme ad altri, spicca senz’altro il nome di Cartier. E proprio questa maison si infatuò talmente tanto per l’Egitto, così come per altri altri paesi lontani, tra cui Giappone, Cina e India, che diede vita alla celeberrima collezione Tutti Frutti del 1925. Cartier propone quindi all’epoca un vero e proprio shock estetico, nuove associazioni di colori e forme, nonché nuovi modi di indossare i gioielli. In realtà, questo interesse per altre culture e l’irruzione della geometria nel campo della gioielleria risaliva già all’inizio del XX secolo. E se la sua eco è stata maggiore dopo la guerra, è stato proprio a causa del conflitto. La famosa “Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes”, tenutasi a Parigi nel 1925, avrebbe dovuto aver luogo nei primi anni ’10. Questa prospettiva aveva stimolato l’immaginazione dei designer e li aveva spinti a voler mostrare cose nuove, ma il loro lavoro creativo non poteva essere svelato fino al 1925. In seguito a questa mostra, l’Art Déco divenne uno dei primi stili internazionali.

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