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Granati e rubini: sai riconoscere la differenza tra queste due pietre?

Granati e rubini possono risultare molto simili ad un occhio non esperto e non attento. In realtà tra queste due pietre esistono molte differenze, sia di valore che di caratteristiche. E tu sapresti riconoscerle? Qui ti diamo qualche veloce dritta per imparare.

Il granato non è solo rosso, come si crede comunemente

Cominciamo con il dire che un granato non è solo rosso: vi sono in natura infatti anche granati che hanno una colorazione gialla o verde, simili all’ambra o agli smeraldi, e che possiedono anche nomi diversi (granato almandino, spessartrite, tsavorite, etc). Quelli più comuni, tuttavia, sono di colore rosso o porpora ed hanno il nome specifico di “Rhodoliti”. Ecco perché spesso vengono scambiati per rubini. Ma granati e rubini sono diversissimi, e per numerosi motivi.

Granati e rubini reagiscono diversamente alla luce 

Un modo veloce per capire se ci troviamo di fronte un granato o un rubino è vedere come questa pietra reagisce ai raggi del sole. Il rubino emetterà un riverbero simile ad un doppio arcobaleno, con sfumature volte al rosso e al blu. Il granato invece sarà più brillante, e il suo riverbero nella luce si fermerà su un solo arcobaleno, dalle sfumature prettamente gialle e verdi.

Restando su colore e brillantezza va detto che il rosso del rubino è molto intenso, un rosso carminio, classico, e molto brillante. Non a caso i rubini falsi risultano opachi: anche luminosi, ma non certo brillanti, perché mancano di sfaccettature. Quando il rosso è invece scuro, tendente al porpora e al color sangue, allora potrebbe trattarsi di un granato rhodolite.

 Differenze di valore economico e di pregio 

Le differenze tra rubini e granati sono anche nel loro valore economico e percepito come pregio. Un rubino, ad esempio, sotto i 600 euro al carato non avrà questo grosso valore, ma anche dai 600 euro in su non sarà particolarmente pregevole fin quando non si arriverà ai 9 mila euro per carato! Per i granati il discorso è diverso: il costo delle gemme può infatti andare da circa 20 euro fino ad oltre 2 mila, ma comunque non raggiunge il valore del rubino.